2012: era trascorso appena un anno dalla morte del paracadutista Davide Tobini. Un suo commilitone decideva di creare una vetrina attraverso un social network, da un lato per contribuire ad elevare la percezione umana e professionale delle Forze Armate, dall’altro per offrire un punto di riferimento agli operatori, in Italia e nel mondo, in cerca di una piattaforma di confronto e, principalmente, di un supporto reciproco.
In poco tempo la pagina è divenuta un raccoglitore di storie e di notizie di professionisti di tutto il mondo che, pur senza conoscersi e vivendo a migliaia di kilometri di distanza, hanno condiviso problemi e passioni, scoprendosi “fratelli”.
Ecco che, da questo piccolo spaccato di vita “militare”, nasceva un movimento, identificato dapprima solo con un logo in possesso di decine di migliaia di operatori di tutto il mondo e, successivamente in un’entità giuridicamente riconosciuta.